L’occidente ha scoperto nel ventesimo secolo l’ecologia, il non danneggiare la natura, rispettarla in modo da poterci vivere meglio. Come dire chiudo la stalla dopo aver fatto uscire i buoi. E’ un modo molto diffuso il piangere su ciò che non ho più. Prima distruggo foreste, sfrutto ogni tipo di risorsa, inquino fiumi, laghi, mari, appesto l’aria, guerre, le radiazioni elettriche e nucleari sono una minaccia costante pensando che la terra e il manifestato siano da sfruttare senza pensare ai nostri figli ed ai figli dei nostri figli.
Ci siamo comportati da rapinatori più che da gentiluomini. Ancora oggi l’approccio al rapinare è molto diffuso. Nello yoga la parola ecologia è completamente sconosciuta. Secondo lo yoga tutto ciò che esiste, è in unione profonda, apparteniamo tutti ad un unico grande corpo, di cui siamo una cellula. Secondo questo sentire, il granello di sabbia, le piante, gli animali, l’essere umano partecipano, sono parte di un’unica realtà apparentemente divisa. Per lo yoga (yoga = armonico, integrato, unito) l’approccio più giusto verso la vita è quello di considerare tutto il manifestato come parte del mio corpo e perciò di vivere con un’attitudine di profondo rispetto. Con questa visione come posso bruciare foreste, come posso distruggere il frutto di una mia coltivazione, come posso sfruttare un altro uomo. Sarebbe come darsi martellate con la mano destra sulla mano sinistra. Quale sarebbe l’effetto? Apparteniamo tutti ad un unico grande corpo. Secondo i principi dello yoga l’unica regola di vita che posso seguire è quella dell’amorevolezza e perciò come faccio ad amare se non amo me stesso. L’amorevolezza si esprime attraverso la forza, il rispetto, l’attenzione, la fiducia, l’accoglienza, la tolleranza, la gentilezza, la condivisione, la determinazione. Se sono parte di un’unica realtà, amare me stesso significa amare allo stesso modo tutto ciò che mi circonda, essendo io, in questa ottica, una cellula di un corpo al quale appartengo e che solo apparentemente è diviso da me. Ecco perciò che nello yoga la parola ecologia è completamente sconosciuta, da sempre è coltivato il senso dell’unione nell’amorevolezza.
Moreno