Pratico lo yoga alla Sorgente ormai da qualche anno e non ne posso più fare a meno. Andare alla lezione di yoga è diventato per me come bere, come assolvere ad un compito necessario alla sopravvivenza del corpo e dello spirito. Quando non mi è possibile ne sento forte la mancanza. Lo yoga mi ha permesso di ritrovare il mio centro. Attraverso la pratica ho imparato a concentrarmi su me stessa, ad ascoltare il mio corpo ad accettarne i limiti, a cercare di capire quali sono miei bisogni reali, i miei desideri e comprendere che non solo è lecito, ma è doveroso individuarli e cercare di realizzarli. Fare yoga per me ha anche significato risolvere alcuni problemi di salute legati alla postura, come contratture del collo e delle spalle che fino ad alcuni anni fa non mi davano tregua durante le stagioni più fredde. Certo all’inizio è stata un po’ dura, pensavo che non sarei mai riuscita a riprodurre le asana, le posizioni yoga, ero talmente irrigidita che sentivo dolore anche solo stando sdraiata. Ho tenuto duro, con il tempo ho cominciato a sciogliermi e ad apprezzare i benefici effetti dello yoga sul corpo e sulla psiche. Spesso arrivo alla Sorgente trafelata, nervosa e affaticata dalla dura conquista della mia ora e mezza di libertà dagli impegni quotidiani, ma al termine di ogni lezione avverto sempre la piacevole sensazione di sentirmi in pace con il mondo, ora so che in realtà è con me stessa che faccio la pace… Le parti teoriche che Moreno ci espone al termine delle lezioni offrono spunti di riflessione profonda sulla vita e sul senso delle cose e del nostro “viaggio”; un momento dedicato alla concentrazione sull’essenza della nostra esistenza che completa e aggiunge valore all’esercizio fisico delle asana. Della Sorgente apprezzo molto anche la dolcezza e la gioiosa accoglienza di Maria sempre attenta e piena di premure per tutti. Un grazie di cuore a Moreno, Maria ed ai compagni di viaggio!
Letizia