La risposta che ci diamo alla domanda “chi sono io?” il più delle volte è: sono un dentista, sono un operaio, sono un professore, sono un dottore, sono un avvocato. In realtà queste risposte evidenziano ciò che facciamo, quale compito svolgiamo nella vita, evidenziano il ruolo che svolgiamo e non le nostre vere potenzialità.
Immagina un cavallo purosangue che nella sua infanzia corre e salta e si prepara a quello che sarà il suo futuro di corridore, poi al suo padrone nascono altre esigenze e invece di mettergli una sella e allenarlo alla corsa, inizia a mettergli un basto come se fosse un mulo e gli fa portare legna. Per lungo tempo servirà il suo padrone dimentico delle forze che lo animano e che oramai sono relegate in un angolo buio della sua anima. Se gli chiedi: chi sei tu? Risponderà di essere un portatore di legna.
Poi un giorno il figlio, molto giovane, del padrone si avvicina al cavallo, percepisce la sua interiorità e commosso dalla sua devozione al padrone lo libera del basto e lo lascia libero di correre.
Moltissime persone sono come quel cavallo che per poter vivere le proprie qualità profonde hanno bisogno di liberarsi dai condizionamenti, paure e inibizioni che nascondono la vera identità.
Se vuoi essere artefice di un mondo migliore, quel mondo che inizia da te stesso fai così: ogni giorno ascoltati e cerca di percepire le tue qualità profonde, scegline una e coltivala, la porterai all’eccellenza.
Con l’impegno quotidiano realizzerai le tue aspirazioni.
Ti abbraccio e ti auguro di scoprire far vivere il purosangue che è in te.